La morte, con la sua cruda realtà, distrugge tutte le nostre sicurezze e spazza via la nostra supponenza.Ci fa riconoscere poveri,terribilmente poveri.
Quando vegli di notte, c'è un momento in cui tutto viene a tacere, l'oscurità si fa più profonda e ancora non si preannuncia l'aurora; ti prende allora come un'angoscia e ti chiedi:"Spunterà il nuovo giorno?" Non c'è nessun motivo al mondo perché alla notte non debba succedere il giorno.Non è forse assoluta e totale fiducia l'aspettarsi che da ogni notte nasca un nuovo giorno
Anche davanti alla morte Dio non ci dà certezze.Ci chiede fiducia. "Se credi, vedrai la gloria di Dio"
Questo "Se credi" può durare anni , prima di vedere. Garanzie? La sua parola.
"Sulla tua parola, Signore, getterò le reti...
Sulla tua parola, Signore, continuerò a vivere, a lavorare a lottare...
Sulla tua parola ti dirò, piangendo: "credo!"
Sulla tua parola aspetto, nella notte, l'alba di un mondo nuovo.
Sulla tua parola"
La morte ci chiama ad una profondissima esperienza di fede. Vera sorella , ci conduce per mano al di là delle illusioni. verso la verità della vita.
La, dove tutto finisce, Dio deve ancora incominciare, e quando saremo davanti a Lui, egli ci dirà "Non ti avevo detto che, se credevi avresti visto la mia gloria?
Il motivo essenziale per cui vi siete insieme riuniti è che viviate unanimi nella casa e abbiate unità di mente e di cuore protesi verso Dio. (Regola di S. Agostino, 1)
1 commento:
solo grazie!
Eleonora
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