26/06/12

S. Agostino- Il Mistero Trinitario!!!!!


Invoco te, o beata e benedetta e gloriosa una Trinità, Padre, Figliolo e Spirito Santo; Dio, Signore e Paraclito; carità, grazia e comunicazione.
T'invoco Genitore, Generato e Rigeneratore; vero lume da lume vero e vera luce; fonte, fiume e irrigazione; da uno tutto, per uno tutto e in uno tutto; dal quale, per il quale e nel quale sono tutte le cose; vita vivente, vita che procede dal vivente e vivificatore dei viventi; uno da sè, uno dall'uno e uno da entrambi....; verità Padre, verità Figlio e verità Spirito Santo.....!
Dio, somma e vera beatitudine, dal quale, per il quale e nel quale è beato tutto ciò che è beato. Dio, vera e somma vita, dal quale, per il quale e nel quale vive tutto ciò che veramente e beatamente vive!!!!!!
PS. S. Agostino, Meditazioni 31-32

(Meditando: Il Mistero Trinitario è come un complicato labirinto, dove più ti adentri e più ti perdi....ma seguendo senza fretta le parole di S. Agostino....ti aiuta a non perderti disperatamente, me trovi una fiaccola che ti fa raggiungere un livello sempre più gioioso e speranzoso, e l'abbraccio Trinitario ti avvolge e ti da pace!!!!)Se ha faticato Agostino per arrivare a comprendere....cosa ci aspettiamo noi?????

21/06/12

RICOMINCIA IL RESTAURO


Vocazione Condivisa

Il p. Agostino Crocco con grande gioia ha condiviso la sua esperienza vocazionale con questa bella ragazza che sta per fare l'esperienza monastica nell'Eremo di Lecceto, che è un monastero di gioiose monache agostiniane. Non si può pensare nella nostra mente normale la scelta della sua vita essendo così giovane con 2 lauree (Laurea in Lettere e Laurea in Scienza politica di commercio) e un diploma di pianoforte; lavorava già nella libreria della Farnesina a Roma e con la prestigiosa carriera diplomatica assicurata. Persevererà la ragazza con la sua scelta di essere sposa di Cristo? 

17/06/12

P. Agostino Crocco, OSA

50° Anniversario dell'Ordinazione Sacerdotale di Padre Agostino Crocco, OSA
(1962-29 Giugno 2012)

15/06/12

S. Agostino- Sacro Cuore di Gesu'-

























Un soldato gli aprì il fianco con una lancia...
Fu aperta la porta della vita, da cui sgorgarono i sacramenti della Chiesa, senza i quali non si accede alla vita eterna. O morte per cui i morti rivivono! C'è qualcosa di più puro di questo sangue? Qualcosa di più salutare di questa ferita?
1. Vediamo nella narrazione dell'evangelista che cosa è avvenuto dopo che il Signore Gesù, compiute tutte quelle cose che nella sua prescienza sapeva che dovevano compiersi prima della sua morte, rese, quando volle, lo spirito. I Giudei, poiché era la Preparazione, affinché i corpi non rimanessero sulla croce di sabato - era un giorno solenne quel sabato - chiesero a Pilato che venissero spezzate le gambe ai crocifissi e fossero portati via (Gv 19, 31). Non erano le gambe che si dovevano togliere, ma i corpi, cui appunto venivano spezzate le gambe per provocarne la morte e poterli così deporre dalla croce; e questo affinché non fosse turbato quel gran giorno di festa dagli orrori del prolungato supplizio dei crocifissi.
[L'evangelista usa un verbo ben appropriato.]
2. Vennero, dunque, i soldati e spezzarono le gambe al primo, poi all'altro che era crocifisso insieme con lui. Giunti a Gesù, vedendolo già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli aprì il costato con la lancia, e subito ne uscì sangue ed acqua (Gv 19, 32-34). L'evangelista ha usato un verbo significativo. Non ha detto: colpì, ferì il suo costato, o qualcosa di simile. Ha detto: aprì, per indicare che nel costato di Cristo fu come aperta la porta della vita, donde fluirono i sacramenti della Chiesa, senza dei quali non si entra a quella vita che è la vera vita. Quel sangue è stato versato per la remissione dei peccati; quell'acqua tempera il calice della salvezza, ed è insieme bevanda e lavacro. Questo mistero era stato preannunciato da quella porta che Noè ebbe ordine di aprire nel fianco dell'arca (cf. Gn 6, 16), perché entrassero gli esseri viventi che dovevano scampare al diluvio, con che era prefigurata la Chiesa. Sempre per preannunciare questo mistero, la prima donna fu formata dal fianco dell'uomo che dormiva (cf. Gn 2, 22), e fu chiamata vita e madre dei viventi (cf. Gn 3, 20). Indubbiamente era l'annuncio di un grande bene, prima del grande male della prevaricazione. Qui il secondo Adamo, chinato il capo, si addormentò sulla croce, perché così, con il sangue e l'acqua che sgorgarono dal suo fianco, fosse formata la sua sposa. O morte, per cui i morti riprendono vita! Che cosa c'è di più puro di questo sangue? Che cosa c'è di più salutare di questa ferita?
3. E chi ha veduto ne dà testimonianza, e la sua testimonianza è veritiera, ed egli sa che dice il vero, affinché anche voi crediate (Gv 19, 35). Non dice l'evangelista: affinché anche voi sappiate, ma: affinché crediate. Sa, infatti, chi ha veduto; e chi non ha veduto creda alla sua testimonianza. Alla natura della fede appartiene più il credere che il vedere. Infatti, che cosa vuol dire credere se non prestar fede? Questo, infatti, accadde perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato un sol osso; e ancora un'altra Scrittura dice: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto (Gv 19, 36-37; cf. Ex 12, 46; Zach 12, 10).

12/06/12

RITIRO NELL'EREMO DI LECCETO



Il 9 giugno 2012 alcuni fedeli sono stati desiderosi e propositivi di fare un giorno di ritiro al monastero Agostiniano a Lecceto che anticamente è stato chiamato "Eremo di Lecceto" con il tema presa dalla 1 Cor. 13 "L'Inno della Carità". Ed è stato ricordato nella messa il 34° anniversario del matrimonio di Alessandro e Orietta con la santa benedizione.  

02/06/12

01/06/12

IL PELLEGRINAGGIO MARIANO DEL MESE DI MAGGIO


La visita della Beata Vergine Maria d'intorno della parrocchia; verso alle ore 22,00 è stata terminata "31 Maggio 2012 FESTA DELLA VISITAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA" con la processione, santa Messa e Agape Fraterna.

NOTIZIA AGOSTINIANA


I nostri confratelli di S. Rita Torbellamonaca (Roma) aggrediti dei malviventi...

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S. Maria in Selva