18/12/09

Meditando con S.Agostino-


O, Signore, io non sono luce a me stesso: occhio posso essere, ma luce no. E che vale avere occhio aperto e sano, quando manca la luce? Io alzo a te il mio grido e dico: Tu darai luce alla mia lampada, o Signore; con la Tua luce, O Signore, Tu rischiarerai le mie tenebre. Io di mio non ho che tenebre; Tu invece sei luce che scacci le tenebre e m'illumini: non da me mi viene la luce, ma io non ho luce se non in te......

I sapienti e i savi si credono luce e sono tenebre; e perchè sono tenebre e si credono luce, non possono venire rischiarati. Ma quelli che sono tenebre e tenebre confessano di essere, si mantengono piccoli e non amano grandeggiare, sono umili e non superbi....Conoscono se stessi e danno lode a Te, o Signore, e non deviano dalla strada che conduce alla salute. Lodandoti ti invocano e sono salvi dai loro nemici.

A te rivolto, Signore Dio Padre onnipotente, con sincerità di cuore, in quanto me lo permette la mia piccolezza, ti rendo vivissime e copiose grazie, pregando con tutto l'animo la straordinaria tua bontà di accogliere benevolmente le mie suppliche: con la tua potenza scaccia dai miei atti e pensieri il nemico, accresci in me la fede, reggi la mia mente, dammi pensieri spirituali e conducimi al possesso della tua beatitudine.

AMEN!!!!

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