22/12/14

BUON NATALE A TUTTI BAMBINI DEL CATECHISMO E CI VEDREMO DOPO L'EPIFANIA

Momento conclusivo del catechismo che è stato fatto in due momenti:
1.) La messa in cui hanno partecipato i bambini attivamente 2.) Tombolone
in cui più di centinaia di bambini hanno partecipato...grazie alle
collaborazioni di tutti catechisti nell'insieme faremo cose grande....

17/12/14

FESTA DI GIOVANI NELLA PARROCCHIA

MONTAGGIO DELL'ALBERO DI NATALE




ANCHE QUESTA VOLTA L'ALBERO FATTO DAI GIOVANI

CENA INSIEME

VEGLIA DI PREGHIERA CON  IL VESCOVO

15/12/14

AUGURI A SUA ECC. Mons. ROBERT PREVOST da Santa Maria in Selva

Il nostro ex Generale
dell'Ordine
P. Robert Prevost,osa
è diventato Vescovo di
Chiclayo, Perù


"Auguri Eccelenza
Mons, Robert Prevost
da santa Maria in selva
Borgo a Buggiano 
PISTOIA 
ricordati di noi
nella tua 
preghiera"

28/11/14

UN PRETE CONGOLESE A S. MARIA

Benvenuto Don Camille Esika
Nome: Don Camille
Cognome: Esika
Origine: Kinshasha,
capitale R.D. Congo
Motivo:Studio in Teologia
Dogmatica (Dottorato)
Lingua: Congolese,
Italiano e Francese

"Ospite della nostra comunità
fino che termina il suo studio"

17/11/14

Partecipazione All'incontro Missione Agostiniano (14-15 Novembre 2014 -Tolentino)

Colombini Maria Rosa, Serra Luigi, P. Nilo Ingente,
Roberta Bonelli e Saturnina Ingente
I 25 anni del decreto dell’erezione del Vicariato San Agustin de Chuquibambilla, ci offrono l’occasione di poterci ritrovare per riflettere sulla bellezza della nostra chiamata alla consacrazione e sia del sentirci “chiamati” a diffondere
il buon profumo di Cristo attraverso l’apostolato.
Per questo abbiamo pensato di organizzare un incontro di formazione permanente aperto a tutti gli agostiniani, le agostiniane e laici.
Durante questo incontro è stata allestita nel Chiostro di Tolentino una mostra con foto di Apurimac.
L'opera missionaria cristiana è iniziata dallo stesso Gesù, anche oltre i confini d'Israele, ed è estesa poi agli apostoli ed ai discepoli.
I primi evangelizzatori diressero la loro attenzione alle comunità ebraiche dal bacino mediterraneo, per aprirsi

poi anche ai gentili, cioè a non credenti di origine non ebraiche. Con l'impeto della prima ondata evangelizzatrice, la Chiesa si diffuse così in Medio Oriente, Africa settentrionale, Italia e Spagna, nonché all'interno dell'Asia.

10/11/14

INCONTRO LAICI AGOSTINIANI A PAVIA (9 Nov. 2014)

Partecipanti dalla parrocchia S. Maria in Selva, p. Nilo Ingente.
Colombini Maria Rosa, Roberta Bonelli, Bonvicini Anna
PUR ESSENDO MOLTI I CRISTIANI, UNO SOLO È IL CRISTO
Per il Concilio Vaticano II la Chiesa è il nuovo Popolo di Dio composto da tutti i battezzati, che cammina alla luce dello Spirito. Tutti gli appartenenti a questo popolo, pur svolgendo differenti funzioni, formano un insieme comunitario e fraterno. Una prima domanda da porsi è quella sulla natura e la missione dei laici. Detto in maniera diversa, la riflessione deve cominciare avvicinandosi alla teologia che sostiene l’essenza stessa del laicato. Altro è la storia del laicato nella Chiesa, che ha descritto un grafico chiaramente ondeggiante. È specialmente dal Concilio Vaticano II che è stato riscoperto il protagonismo del laicato nella comunità cristiana. Il Concilio Vaticano II ha messo in luce una nuova concezione della Chiesa. L’innovazione più trascendentale per l’ecclesiologia e per la vita della Chiesa è stata quella di focalizzare la teologia della Chiesa sulla comunione . Di fatto, la nozione di comunione ha permeato durante il primo millennio la coscienza della Chiesa. Non bisogna però dimenticare che il testo della Costituzione sulla Chiesa si apre con una fondamentale affermazione: la Chiesa, in primo luogo, è mistero, “segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano” (Lumen Gentium,1). Non è comprensibile dall’esterno, non si può misurare e analizzare con i criteri di una qualsiasi altra istituzione e quando parliamo di laicato, non pensiamo soltanto dove collocare un gruppo – certamente il più numeroso - della comunità ecclesiale e quali funzioni assegnargli. L’accettazione, partendo dalla fede, di questa realtà umana e realtà salvifica piena della presenza di Dio che chiamiamo Chiesa è la valida prospettiva per porre la riflessione sul ruolo del laico.

24/10/14

BIBLIOTECA SANTA MARIA IN SELVA


  
Il bibliotecario Nardini Omero nel suo lungo sacrificio di mettere tutti libri in ordini catalogando insieme ai suoi collaboratori incoraggiano a tutti studiosi di dare un'occhiata anche
se virtualmente scaricando il database ...N,B, il database funziona con
l'office access..

21/10/14

INCONTRO DEI RELIGIOSI NELLA DIOCESI DI PESCIA

(21-10-2014)

     Il p. Giuseppe Romani incaricato dei religiosi nella Diocesi di Pescia  ha invitato i religiosi della Diocesi per fraternizzare e conoscerci meglio. L'incontro è stato iniziato con l'adorazione; e con due letture tratti dei discorsi di S. Agostino sul rapporto tra pastori e pecore, sulla parabola dei seminatori e la donna samaritana seguita della preghiera in conformità dell'attualità del mondo. Prima di concludere l'adorazione è stata cantata l'ora sesta  e poi la reposizione del Santissimo e prima che tutti s'avviano verso al refettorio per l'agape fraterna p. Giuseppe ha spiegato brevemente la storia e l'arte della Chiesa di Santa Maria in Selva.


18/10/14

DON PAOLO MONTI SACERDOTE NOVELLO

                                      (18-10-2014)
 Il Sacerdote novello Don Paolo Monti di Chiesena Uzzanese  che è stato ordinato sacerdote in Cattedrale di Pescia il 5 ottobre 2014 ha celebrato la santa messa oggi nella nostra Chiesa di Santa Maria in Selva è una vera benedizione per tutti noi.


GIORNATA MISSIONARIA

(17 ottobre 2014 ore 21)
Veglia di preghiera per la missione presieduta dalla sua Ecc. Mons. De vivo Giovanni nella Chiesa di S. Francesco Montecatini Terme. Il vescovo ha parlato delle periferie che la periferia non è soltanto quella lontana ma anche vicina e in noi come luogo di missione per la generosità e carità cristiana.
 Testimonianza di p. Franco missionario cappucino in nigeria ha narrato con sentimenti le loro esperienze missionarie in nigeria che da molti anni hanno coltivato in questo luogo di missione che ora hanno visto i frutti abbondanti la fede in Gesù Cristo.
Testimonianza da un missionario in Cile dalla comunità Giovanni XXIII che ha espresso apertamente la fatica, il dolore e il disagio  vissuto realmente ma nello stesso tempo ha coltivato lo spirito missionario; la gioia di vivere con i bisognosi che fa riconciliare se stesso e del suo passato verso Dio.

(5-19 ottobre 2014)
 La Missione Agostiniana a Torbellamonaca  che ha 20,000.00 abitanti nella periferia di Roma, i frati, suore e laici agostiniani hanno unite le forze per l'evangellizzazione e quasi giunto a termine la missione ma i missionari esprimono la gioia di dare e anche ricevere che rivitalizza il loro proprio credo in Gesù Cristo.

15/10/14

L’ALFABETO DI DIO:  
A – Anche se non sei corrisposto, ama lo stesso, mi somiglierai.
B – Benedici sempre, perché tu sei una benedizione di Dio.
C – Chiamami Padre, solo così potrai chiamare tutti gli altri fratelli.
D – Dona con gioia. I musi lunghi sono figli delle tenebre.
E – Esci dal guscio del tuo egoismo: troverai un mondo che ti aspetta.
F – Fa’ della tua vita una sinfonia di gioia; darai frutti saporiti.
G – Gira l’ago della tua calamita sempre dove ti porta il cuore: sempre e solo a Dio. H – Hai un dono straordinario, per cui mi assomigli: l’amore; sfruttalo con gioia.
I – Intorno a te c’è tanta morte, odio e tenebre; ma tu sii sole che illumina e riscalda.
L – La terra non è la tua patria. Sei di terra, ma hai la mia vita: guarda allora in alto.
M – Metti la tua vita nel cuore di mio Figlio e di Maria: sarai dono d’amore.
N – Non permettere che il maligno deturpi la tua libertà. Aggrappati a me e sarai libero.
O – Odia il peccato, ma ama il peccatore: impara a perdonare e ama chi sbaglia, lo conquisterai.
P – Porta la pace di Dio col tuo sorriso: c’è bisogno di un raggio di sole e luce negli occhi.
Q – Quadro stupendo ti ho dipinto col sangue dell’Agnello; sei il mio capolavoro. R – Resta un po’ con me, figlio, quando si fa sera: io ti guardo e tu mi guardi ed è pace.
S – Senza il tuo mattone, la costruzione è vuota. Sii strumento docile nelle mie mani.
T – Tutto ho messo nelle tue mani, sei il signore della natura: conservala senza macchia.
U – Unisci cuore e mente: con la mente progetti, ma è col cuore che salvi e realizzi.
V – Vuoi essere felice? Sgombra tutto ciò che ti impedisce di volare e sciogli le vele. Z – Zaino di Eucaristia, preghiera e servizio sarà il tuo compagno di viaggio: farai miracoli.

14/10/14

LA CANTORIA "RESTAURO IN CORSO"

Costruita sulla controfacciata dopo l’allungamento seicentesco della chiesa, poggia su due colonne collocate ai lati dell’ingresso e su due pilastri; è in pietra serena, con  modanature alla base e cornici negli specchi, secondo semplici schemi barocchi. Fino agli inizi degli anni ’50 vi era collocato un antico organo, non più funzionante da tempo, venduto probabilmente per finanziare i lavori di restauro della Chiesa eseguiti nel 1952. Nei primi anni del ‘900 il grande compositore Lorenzo Perosi, durante i suoi soggiorni a Borgo a Buggiano, più volte diresse i cori per le S. Messe da questa cantoria. All’organo compose “per la Scuola Cantorum di S. Maria in Selva” una piccola composizione, della quale nel convento il manoscritto autografo.

Collocazione Provvisoria

In una chiesa c’è un grande crocifisso di terracotta. Il parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l’ha addossato alla parete della sagrestia e vi ha apposto un cartello con la scritta: COLLOCAZIONE PROVVISORIA.
La scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione dell’opera, mi è parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il crocifisso di lì, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito.
COLLOCAZIONE PROVVISORIA. Penso che non ci sia una formula migliore per definire la Croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo.
Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella.
Animo, tu che provi i morsi della solitudine.
Abbi fiducia, tu che bevi al calice amaro dell’abbandono.
Non imprecare, sorella, che ti vedi distruggere giorno dopo giorno da un male che non perdona.
Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici.
Non tirare i remi in barca, ti che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire.
Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato da nessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invece del pane, sei costretto a ingoiare bocconi di amarezza.
Coraggio! La tua Croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre “collocazione provvisoria”.
Il calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale. E il terreno di questa collina, dove si consuma la tua sofferenza, non si venderà mai come suolo edificatorio.
Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della Croce.
“Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra”.
Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio.
Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane.
Da mezzogiorno alle tre di pomeriggio.
Solo allora è consentita la sosta sul Golgota.
Al di fuori di quell’orario c’è il divieto assoluto di parcheggio.
Dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci.
Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio.
Coraggio, fratello che soffri.
C’è anche per te una deposizione dalla croce.
Coraggio, tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali, e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.
Un abbraccio.
don Tonino Bello

13/10/14

ACCOGLIENZA DEL PARROCO AI NUOVI ARRIVATI

Il parroco che orienta ai nuovi arrivati del primo anno di catechismo della prima comunione  
(3a elementare).

12/10/14

PORTATORE D'ACQUA

C’era una volta, in una regione della Cina, un portatore d’acqua che si guadagnava da vivere trasportando il prezioso elemento dalla lontana sorgente al villaggio. Due volte al giorno portava il suo carico in due grandi vasi appesi alle estremità di un’asta di legno poggiata trasversalmente sulle sue spalle. Il vaso che gli pendeva sulla sinistra era intatto e arrivava sempre pieno al villaggio, mentre quello di destra aveva una piccola incrinatura e perdeva un po’ di acqua. Purtroppo l’uomo non aveva di che comperarsi un vaso nuovo, così la faccenda andò avanti per anni. Un giorno, però, il vaso incrinato prese la parola e disse al portatore: «Sono davvero mortificato, credimi. Perdo l’acqua che dovrei conservare. Ti chiedo perdono. Mi vergogno della mia imperfezione». Il portatore guardò il recipiente, lo accarezzò amabilmente e gli rispose: «Al nostro prossimo viaggio, lungo il tragitto, guarda dalla tua parte della strada». «E cosa vedrò...», chiese il vaso. «Vedrai che meravigliosa scia di fiori sono nati lungo la via, grazie all’acqua che non sei riuscito a trattenere a causa della tua imperfezione». (Da un’antica leggenda cinese)

INNAMORARSI


innamorasi di Colui che tanto ci ama"Gesù2

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S. Maria in Selva