09/12/09

AUGURI SCOMODI


Testo di MONSIGNOR TONINO BELLO
"Carissimi, non farei il mio dovere di religioso, se vi dicessi BUON NATALE senza darci disturbo. Io invece mi voglio e vi voglio infastidire.
Non sopporto di rivolgerci auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga anzi l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente.
Tanti auguri scomodi allora. Gesù che nasce per amore ci dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E la forza di inventarci un'esistenza carica di donazione, preghiera, silenzio, coraggio. Il Bimbo che dorme sulla paglia ci tolga il sonno e ci faccia sentire il nostro guanciale duro come un macigno. Finché non avremo ospitato uno sfrattato, un marocchino, un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo ci faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa il nostro idolo;il sorpasso, progetto dei nostri giorni; la schiena del prossimo strumento delle nostre scalate.
Maria, che trova nello sterco delle bestie la culla per il figlio, ci costringa a sospendere tutte le nenie natalizie, finché la nostra coscienza accetterà che lo sterco degli uomini, o il bidone della spazzatura, o l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe , che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei nostri cenoni e il tepore delle nostre tombolate, provochi corto circuiti allo spreco delle nostre luminare, finché non ci lasceremo mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime per i loro figli senza fortuna, senza salute , senza lavoro. Gli Angeli che annunziano la pace portino guerra alla nostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, a poco più di una spanna, con il nostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra, si sterminano i popoli con la fame.
I poveri che accorrano alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità, ci facciano capire che, se vogliamo vedere una "grande luce", dobbiamo partire dagli ultimi.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura ma non scaldano. Che i ritardi dell'edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative. Che i poveri, quelli veri, hanno sempre ragione, anche quando hanno torto.
I pastori che vegliano facendo la guardia al gregge e scrutando l'aurora, ci diano il senso della storia, l'ebrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio. E ci ispirino un desiderio profondo di vivere poveri: che è l'unico modo per morire da ricchi.
BUON NATALE! Sul nostro vecchio mondo che muore nasca la speranza" (Mons. Don Tonino Bello)

2 commenti:

Eleonora ha detto...

Questi sono auguri VERAMENTE scomodi.A nessuno fa piacere aprire gli occhi sulla dura realtà.E' sempre così duro capire che Dio non pensa come noi,che Gesù non si vergogna a nascere in un posto squallido,e che anzi preferisce quello alle nostre ipocrite lucine...ma,se in Avvento c'è anche la preparazione dell'anima, perchè condannare per forza l'aspetto più umano e "frivolo" delle feste??

Anonimo ha detto...

PENSIERO SPIRITUALE

Su questa terra ci sarebbe un posto
dignitoso per tutti gli uomini,se le nostre mani fossero meno egoiste e rapaci,se i nostri piedi non pestassero più terra di quella che è necessaria.(Mazzolari)
Quanto ci riserviamo, si polverizza nelle mani che lo trattengono.
Quanto doniamo agli altri in nome di DIO,è salvo per sempre.(Evely)

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