21/09/09

Meditando con S.Agostino


Preghiera
O Signore, sii tu la mia eredità: io ti amo, con tutto me stesso ti amo, ti amo con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente. Che conterà per me tutto ciò che mi avrai dato senza di te? (Sermo 334, 3)

Lettura
Considera da quale schiavitù Cristo ti ha riscattato!
Davano ordini opposti l’avarizia e la prodigalità in modo che ti era impossibile ubbidire ad ambedue. Una infatti diceva: "Conserva per te e pensa al tuo avvenire"; l’altra invece diceva: "Spendi e tratta bene l’anima tua". Se ti si presentasse il tuo Signore e Redentore, ti rivolgerebbe lo stesso discorso, ma senza contraddizioni. Se tu non vorrai ascoltarlo, sappi che alla sua casa non è necessario chi serve malvolentieri. Presta attenzione al tuo Redentore, considera quanto gli sei costato. È venuto per riscattarti e per questo ha versato il suo sangue. Tu gli eri assai caro, perché ti aveva comprato a caro prezzo. Se riconosci colui che ti ha riscattato, considera da quale schiavitù ti ha riscattato! Non parlo di tutti gli altri vizi e del superbo dominio che esercitavano su di te, poiché tu eri schiavo d’innumerevoli vizi. Parlo solo di queste due padrone, ossia l’avarizia e la prodigalità, che ti dànno ordini opposti, che ti trascinano in direzioni opposte. Stràppati da esse, vieni dal tuo Dio. Se prima eri servo dell’iniquità, sii ora servo della giustizia. Le stesse parole che ti dicevano esse dandoti ordini opposti, le sentirai anche dal tuo Signore senza che però ti dia ordini opposti. Egli non elimina il loro linguaggio, ma elimina il loro potere. Che ti diceva l’avarizia? "Conserva per te, pensa al tuo avvenire". Non cambia la parola eterna, il Verbo, cambia solo l’uomo. Se dunque ti aggrada, fa’ il confronto tra i consiglieri. L’uno è l’avarizia, l’altro è la giustizia. (Sermo 86, 7.7)

Per la riflessione
L’amore di ciò che è terreno ti tormenta? Prendi la tua croce e segui il Signore. E lo stesso tuo Salvatore, pur sempre Dio nella carne, pur sempre Dio con la carne, mostrò tuttavia una sensibilità umana quando disse: Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice. (Mt 26, 39) (Sermo 344, 3)

Pensiero agostiniano
Non amate le cose temporali: perché se si amassero come un bene, le amerebbe l’uomo che il Figlio di Dio ha assunto. (De agone christiano 11.12)

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