19/02/12

Meditando con S. Agostino!!!!!

Padre nostro che sei nei cieli....

"Gesù ha voluto chiamassimo Padre il suo proprio Padre. Non è stato geloso....Lui, per natura divina, Unigenito del Padre, figlio Unico, non ha voluto stare solo, si è degnato avere dei fratelli. I genitori umani, dopo aver provveduto a due o tre figli, hanno paura di generarne altri, nel timore di metterli al mondo a ...mendicare!!!Ma l'eredità che Dio promette è tale che possono ottenerla moltitudine innumerevoli... Così,il Figlio Unico ha innumerevoli fratelli che possono invocare: Padre Nostro.. Spesso preghiamo, ma distratti; pensiamo ad altre cose; si potrebbe dire che ci si dimentica dinanzi a Chi siamo!!! Molti chiedono a Dio ciò che non dovremmo chiedere, ignorando cosa sia utile per loro. L'invocazione, dall'inizio, ci dà la consapevolezza non solo di ciò che Dio è per noi ( vero Padre), ma anche di ciò che siamo noi per Lui ( veri Figli); e infine che siamo tutti fratelli fra noi!!!( Serm. 57,3,3 )".

RIFLESSIONE: Tre appellativi: Padre, Figli, Fratelli; Mi richiama all' Amore del Padre verso i figli; dei figli verso il Padre che ci ama...infine, l'amore reciproco da fratelli a fratelli, non solo tra noi cristiani; ma, riprometterci di fare comunione...comunicazione... integrazione con i "fratelli separati"; e per fare ciò occorre saper essere convincenti per comunicare a tutti questa comune e universale Paternità e Fraternità..e da ciò ne consegue...

"Preghiera ecumenica, dunque, e strumento di ecumenismo!!!! AMEN!!!!!

2 commenti:

Parrocchia Santa Maria in Selva ha detto...

E' vero che la nostra appartenenza a Dio in relazione con il Padre, Figlio e lo spirito primariamente un rapporto famigliare nella quale reusciamo ad avere diretto di rapportarsi interpersonale di confidenza e d'amore....

Anonimo ha detto...

Si, la paternità di Dio è un dono grande che mi fa sentire beato.Proprio oggi ho celebrato l'anniversario del mio Battesimo: è stata una giornata che mi ha riempito di letizia. Pensare Dio in persona come mio padre è il massimo della fortuna che mi poteva capitare. Appena mi sono svegliato ho lanciato le braccia al cielo, L'ho stretto al mio cuore e gli ho detto: grazie, mio Papà celeste,sei il più grande e il più bello. Per Lui ho indossato il vestito nuovo e L'ho pregato di rendermi bello come nel giorno del battesimo. Ho ringraziato i miei genitori che mi hanno presentato a Dio, perché fossi un figlio speciale. Ho ringraziato Gesù che ci ha riuniti tutti nella sua chiesa per festeggiare insieme questo suo dono che ci rende fratelli e figli di Dio. Grazie. Con aff. Ago.

Cliccare La Data Evidenziata

S. Maria in Selva