09/05/10

Meditando con S. Agostino.


"In quel giorno voi conoscerete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi"...Allora noi potremo finalmente vedere cio' che ora crediamo. Anche ora sei in noi o Signore, e noi siamo in te. Ma questo ora noi lo crediamo mentre allora ne avremo la piena conoscenza. Cio' che ora conosciamo credendo, allora conosceremo contemplando. Infatti finche' siamo nel corpo come adesso, corruttibile e che appesantisce l'anima, siamo esuli lontano da te, camminiamo nella fede e non nella visione.... Tu, o Signore, affermi apertamente che fin d'ora siamo in te quando dici: "Io sono la vite, voi i tralci". In quel giorno, quando vivremo quella vita in cui la morte sara' assorbita, conosceremo che tu sei nel Padre e noi in te e tu in noi, perche' allora giungera' a perfezione quanto per opera tua e' gia' cominciato: la tua dimora in noi e la nostra in te.
O Signore, tu ci lasci la pace al momento di andartene, ci darai la tua pace quando ritornerai alla fine dei tempi. Ci lasci la pace in questo mondo, ci darai la tua pace nel secolo futuro. Ci lasci la tua pace affinche' noi, permanendo in essa, possiamo vincere il nemico; ci darai la tua pace, quando regneremo senza timore di nemici. Ci lasci la pace affinche' anche noi qui possiamo amarci scambievolmente; ci darai la tua pace lassu', dove non potra' esserci piu' alcun contrasto.

Comm. al Vangelo di Giovanni-

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