17/01/08

Quale sarà il mio posto?



(Card. A. Ballestrero )


Quale sarà il mio posto nella casa di Dio?

Lo so, non mi farai fare brutta figura,

non mi farai sentire creatura che non serve a niente,

perchè Tu sei fatto così:

quando ti serve una pietra per la tua costruzione,

prendi il primo ciottolo che incontri,

lo guardi con infinita tenerezza

e lo rendi quella pietra di cui hai bisogno:

ora splendente come un diamante,

ora opaca e ferma come una roccia,

ma sempre adatta al tuo scopo.

Cosa farai di questo ciottolo che sono io,

di questo piccolo sasso che Tu hai creato

e che lavori ogni giorno

con la potenza della Tua pazienza,

con la forza invincibile del Tuo Amore trasfigurante?

Tu fai cose inaspettate, gloriose.

Getti là le cianfrusaglie e ti metti a cesellare la mia vita.

Se mi metti sotto un pavimento

che nessuno vede ma che sostiene

lo splendore dello zaffiro

o in cima a una cupola

che tutti guardano e ne restano abbagliati,

ha poca imortanza.

E io, per quanto pietra, sento di avere una voce:

voglio gridarti, o Dio, la felicità di trovarmi

nelle Tue mani malleabili,

per renderti servizio, per essere tempio della Tua gloria.

12/01/08

La "Grata Elettronica"... consulta il sito www.giovani.org


Pace a te che sei arrivato nella pagina della Grata Elettronica!

Sono suor Nella Letizia, vengo dalle fila dell’Azione Cattolica e sono stata per tanto tempo educatrice dei gruppi giovanili della mia parrocchia di Forlì.

Sportiva, con l’hobby del computer, mi piace da sempre leggere, suonare e ascoltare musica, prendermi cura dei fiori, e la montagna, seppure ormai viva stabilmente in una città di mare.
Ho alle spalle studi giuridici e un master in gestione aziendale, ma da 11 anni a questa parte mi occupo di altro.

Il mio Principale è un tipo specialissimo e mi sento molto onorata di essere stata chiamata al suo servizio.

Sono Clarissa nel Monastero di Rimini ( www.diocesi.rimini.it/clarisse ) e, insieme alle Sorelle della mia fraternità, ti offro volentieri il ricordo nella preghiera.

Se vuoi puoi scrivermi una e-mail
Per scrivere a suor Nella Letizia: nellaletizia@giovani.org


A chi si domanda come si fa a capire la propria vocazione, e che ha il desiderio di capirla veramente, propongo questa parabola tratta dalla tradizione buddista.
Forse la risposta di Dio si fa attendere, perché il tuo cuore è come questa tazza di té traboccante. Sei disponibile a fargli un po’ di spazio o, in fondo in fondo, ti va bene rimanere un eterno cercatore?!

Un guru, nel ricevere il suo ospite, gli versava del the nella tazza e continuava a versarne, finché la tazza fu così colma che il the tracimò oltre la tazza, oltre il piattino, e si sparse tutto sulla fine tovaglia di seta.
L’ospite lo guardava allibito e non capiva come mai il guru non si rendesse conto di una così grande stupidaggine.
Ad un certo punto, esasperato, disse al guru: “Basta, non vedi che la tazza è colma e non può contenere una goccia in più del tuo the?”
“Sì, lo vedo –rispose imperturbabile il guru- ma lo sta facendo apposta, perché questa tazza è come il tuo cuore: è troppo pieno di te stesso e delle tue cose; come puoi pretendere di poter accogliere anche una sola parola di quelle che vorrei consegnarti?”

L'ANGOLO DELLA POESIA.


GRAZIE!!!!!!!!!!

Le giornate in ogni stagione
dovremmo costellarle di " grazie.....a milioni"
perchè gli attimi, i profumi, i suoni,
non sono forse della Sua infinita Bontà.....doni?.....
I movimenti, i pensieri, le gioie, i dolori,
il perdono per i nostri ruzzoloni?.....
....L'amicizia, il feeling, la bellezza, il creato,
il sole, la luna, un incantevole cielo stellato?....
....I monti,i boschi,paesaggi irreali,
il mare, gli scogli, indescrivibili fondali?.....
....L'andare, il tornare, la protezione,
il ritrovarsi, l'amarsi per Sua Benedizione?....
...L'udire, il vedere, l'assaporare,
la luce, le tenebre, la paura, la pace?......
.....Visi vicini,........visi lontani........
....battito unisono......
perchè nel Tuo, serenamente allacciati!!!!!!
Sia a quattro gambe, ritti o col bastone,
diamo tutti " grazie " a TE....
nostro Babbo Creatore!!!!!!!!!

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

!? NOTA STONATA !?

Non c'è orchestra più affiatata e ben allineata
come il creato in gran formazione;
e Tu Divino e Sommo Direttore
che sai tutto ciò ben armonizzare
e suoni, colori, effetti speciali, unire.....
.......come puoi sopportare con amore,
l'uomo, che dell'insieme è il grande, eterno...stonatore????????
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

...........!!!!!!!!!!!!!?????????????!!!!!!!!.......

Distrattamente.......ho vissuto,
distrattamente........ho sbagliato!!!!
Ma fortunatamente......Tu mi seguivi
e amorosamente mi guidavi.
E proprio questo Tuo costante amore,
nonostante la mia noncuranza,
ha fatto scattare la " freccia d'inversione "
ed è iniziata la mia lenta conversione.
Ma la vita e l'eternità
per chiederti perdono non basteran;
perchè distrattamente Ti ho ignorato
e distrattamente insieme agli altri
sulla croce Ti ho innalzato!!!!!
>>>>>>><<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

10/01/08

Speciale: " Reliquie, venderle è sacrilegio"



L' intervista rilasciata a Totus tuus da monsignor Marco Frisina, direttore dell' Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma, di Aleksandra Zapotoczny
Le ossa più preziose dei gioielli e più costose dell’oro. Gli antichi cristiani affermavano che la devozione dei santi martiri e delle loro reliquie sono la manifestazione di venerazione verso Gesù stesso. Il culto delle reliquie risale ai tempi dei primi cristiani e la croce di Gesù è proprio una delle prime reliquie. Per intercessione dei nostri santi ci rivolgiamo al nostro Dio e per essere più vicini a loro visitiamo i luoghi dove hanno vissuto, cerchiamo i loro ricordi e loro impronte.


Mentre il processo di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II prosegue, desideriamo avere almeno un suo ricordo per sentirci ancora più vicino a Lui. Ogni ricordo possiamo venerarlo per ora in modo privato, nel silenzio dei nostri cuori, fino al giorno in cui la Chiesa lo proclamerà Santo. Monsignor Marco Frisina, direttore dell’Ufficio liturgico del Vicariato di Roma, ci spiega alcune cose necessarie per poter comprendere meglio il mistero delle reliquie.

Che cos’è la reliquia e cosa rappresenta nella Chiesa cattolica?
La parola reliquia ha origine dal latino reliquiae, resti. È una memoria fisica, la testimonianza viva di un santo o di un beato. Nella Chiesa ha sempre avuto un valore grande, perché ci riporta alla concretezza storica come un resto, una presenza del passaggio storico di questo santo. Un altro valore la reliquia ce l’ha per il rapporto fisico che il santo ha avuto con l’Eucaristia, con il Signore Dio, un rapporto anche sacrale. Il valore del corpo di un battezzato, per unione di grazia, è un corpo-tempio dello Spirito Santo. Ma quello di un santo lo è ancora di più, perché ha vissuto nella sua carne questa santità, comunione di grazia con Dio, e il suo corpo è stato abitato dalla stessa grazia in maniera solenne. La reliquia permette di mantenerci quasi in contatto con questo corpo. Nella storia le reliquie hanno avuto un ruolo importante anche nel combattimento contro lo spirito del male, perché la reliquia non è amata dal diavolo, essendo una realtà fisica che ha un rapporto speciale con la grazia.

Ci sono due classi di reliquie…
La prima classe è costituita dal corpo; la seconda invece dagli indumenti o dagli oggetti che sono stati in contatto con il corpo di un santo, vivo o morto. Gli oggetti che sono stati a contatto con la tomba hanno invece un valore simbolico, affettivo, e vengono chiamati “ricordi”. Il gesto di strofinare l’oggetto che usiamo tutti i giorni, per esempio il rosario sulla tomba, ha soltanto valore devozionale.

Quando possiamo cominciare a venerare il beato o il santo?
La venerazione comincia durante il rito di beatificazione: le reliquie vengono portate solennemente sull’altare e la Chiesa solo da questo momento permette la venerazione delle reliquie del santo in modo pubblico. Nel corso del processo di beatificazione e canonizzazione non è permesso di venerare il Servo di Dio in questo modo. Nel caso di Giovanni Paolo II, che tutti abbiamo venerato da vivo per l’affetto che avevamo per lui e per la sua santità di vita, il santino ex indumentis - pezzetto della sua tonaca - per ora lo possiamo usare in modo privato, come ricordo di una persona cara. Bisogna essere sempre prudenti e avere molta pazienza obbedendo alla Chiesa, aspettando che sia la Chiesa stessa a proclamarlo santo, e questo porterà molta gioia umana e spirituale.

Chi può avere le reliquie?
La reliquia della prima classe può essere data chiaramente solo per culto pubblico, quindi per una chiesa, per un oratorio, un seminario. Sempre sono state poste sotto l’altare delle chiese perché proprio l’altare dove si celebra l’Eucaristia porti nel suo fondamento la memoria viva di coloro che sono stati uniti al sacrificio del Cristo con la loro vita. Non si possono assolutamente vendere o comprare le reliquie (di nessun genere) perché sono una cosa sacra, non hanno prezzo. Il problema della vendita di reliquie è molto diffuso su internet e mi permetto di dire che questo è un sacrilegio. Ovviamente le reliquie sono vere quando sono controfirmate dal vescovo.

Quali sono le più antiche reliquie nella storia della Chiesa?
Le reliquie portate da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino I dalla Terra Santa, sono i chiodi della Croce, la scala del palazzo di Pilato o la reliquia della Croce di Gesù, che si trova a Roma nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Sono le reliquie che la tradizione venera da 1700 anni e ovviamente hanno molto valore per noi, per la nostra preghiera perché ci riportano direttamente all’epoca del Signore. Anche la Sindone di Torino è una reliquia insigne, impressionante per il suo valore. A Manoppello il velo della Veronica fa parte invece delle reliquie che hanno grande probabilità di verità sulle quali però non possiamo esprimerci con certezza.

Spesso la gente, richiamata dalla curiosità o per la devozione popolare, visita un santuario solo per vedere la testa di Santa Caterina o la gola di Sant’Antonio. La devozione delle reliquie non disturba la viva presenza di Cristo nel Tabernacolo?
Sempre dobbiamo mantenere la gerarchia: il primo posto lo occupa l’Eucaristia; poi abbiamo la Parola di Dio e infine le reliquie, comprese le immagini sacre, ricordando che le immagini sono funzionali alla preghiera. È importantissimo ricondurre alla giusta devozione per la reliquia, perché è facile cadere nella superstizione. La reliquia non è un amuleto. Allora: vado in chiesa, prima mi inginocchio davanti all’Eucaristia poi, magari, vado a venerare il santo, perché sento la sua protezione. Il santo prega per noi e noi possiamo pregare per il santo che a sua volta intervenga presso il Signore, fine ultimo della nostra preghiera. Quando bacio la reliquia di un santo è come se baciassi la Misericordia di Dio che si è realizzata in questo santo. Quando prego davanti al corpo di un santo, ringrazio Dio che ha sostenuto questa persona nel cammino verso la santità. Dobbiamo sempre ricordare che attraverso il santo adoriamo Dio, come ci ha insegnato durante tutto il suo straordinario pontificato il Servo di Dio Giovanni Paolo II.

29 novembre 2006

09/01/08

MEDITANDO CON S. AGOSTINO !!!


Dammi , o Signore, di conoscere e capire
se si debba prima invocarti o celebrarti,
prima conoscerti o invocarti.
Ma chi potrebbe invocarti senza prima conoscerti?
Chi non ti conosce potrebbe essere indotto
a invocare altri.
Ma se, per conoscerti, si dovesse invocarti?
Come invocheranno colui che non avranno creduto?
E come credere
se qualcuno prima non annuncia?
Celebreranno il Signore coloro che lo cercano,
perchè chi lo cerca, lo trova
e chi l'ha trovato
non può non celebrarne le lodi.
Che io ti cerchi, o Signore, invocandoti,
e ti invochi, credendo in te,
perchè ormai ci sei stato annunciato.
Ti invoca , Signore, la mia fede;
quella che mi hai dato tu,
quella che mi hai inspirato
mediante il tuo Figlio fatto uomo,
mediante l'opera di lui
che ti ha annunciato a noi.

da " Le Confessini " I, 1B (Che io ti cerchi)

06/01/08

I Magi nella nostra parrocchia...






Domenica 6 gennaio, durante la S. Messa delle 10,30, presieduta dal nostro parroco, sono arrivati i Magi. Ringraziamo coloro che si sono spesi, con il loro servizio, per rendere " speciale" l' evento che certamente ha lasciato in ognuno di noi,stupore e meraviglia, ( Anna, Stefania - Manuel, Lorenzo e Andrea)

04/01/08

Settimana di Preghiera per l' Unità dei Cristiani...


Dal 18 al 25 Gennaio 2008 si celebra la Settimana di Preghiera per l' unità dei Cristiani ( anglicani, protestanti, ortodossi e cattolici). Quest' anno si celebra il centenario dell' istituzione dell'" Ottavario per l' unità della Chiesa". Il testo biblico è tratto dalla Prima Lettera ai Tessalonicesi ( 1 Ts 5, 17) e ribadisce il ruolo essenziale della preghiera nella comunità cristiana: " Pregate incessantemente ": uno degli imperativi di San Paolo ai Tessalonicesi, sottolinea che la vita della comunità cristiana è realmente esultante e prospera solo attraverso una vita di preghiera.
PREGHIERA ECUMENICA
O Signore, rendici tuoi discepoli, attenti alla tua parola, giorno e notte. Nel nostro viaggio verso l' unità, donaci la speranza di raccogliere frutti, nel tempo dovuto. Quando il pregiudizio e il sospetto sembrano dominare, ti preghiamo di donarci l' umile pazienza necessaria per la riconciliazione. Amen

03/01/08

La voce del Papa...


Cari fratelli e sorelle, in questi primi giorni dell'anno, siamo invitati a considerare attentamente l’importanza della presenza di Maria nella vita della Chiesa e nella nostra esistenza personale. Affidiamoci a Lei perchè guidi i nostri passi in questo nuovo periodo di tempo che il Signore ci dona da vivere, e ci aiuti ad essere autentici amici del suo Figlio e così anche coraggiosi artefici del suo Regno nel mondo, Regno della luce e della verità. Buon Anno a tutti! È questo l'augurio che desidero rivolgere a voi qui presenti e ai vostri cari in questa prima Udienza generale del 2008. Che il nuovo anno, iniziato sotto il segno della Vergine Maria, ci faccia sentire più vivamente la sua presenza materna, così che, sostenuti e confortati dalla protezione della Vergine, possiamo contemplare con occhi rinnovati il volto del suo Figlio Gesù e camminare più speditamente sulle vie del bene.

01/01/08

Buon Anno a tutta la Parrocchia...


A tutte le famiglie della Parrocchia e a tutte le persone auguro un nuovo anno pieno di fede, speranza, amore.
Buon Anno 2008.
P. Giuseppe e i frati agostiniani di S. Maria in Selva

Cliccare La Data Evidenziata

S. Maria in Selva